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Nessuno Escluso. Convegno, i protagonisti

Nessuno escluso: Daniele Cassioli e Luca Allegrini si raccontano

Sabato 30 aprile nel cortile del Museo Stupor Mundi, ha avuto luogo il quarto appuntamento della rassegna “sport e pari opportunità per tutti” organizzata dalla Consulta per le donne e le pari opportunità del Comune di Jesi.

L’evento, dal titolo “Nessuno escluso” ha visto protagonisti il pluricampione paraolimpico di sci nautico, non vedente dalla nascita, Daniele Cassioli e il creatore del progetto New Baskin Jesi, Luca Allegrini.

Un dialogo che ha messo al centro lo sport come luogo di inclusività, ma anche come attività formativa per l’individuo. Un titolo che Daniele Cassioli definisce “suggestivo e giustamente provocatorio, che rimanda alla biodiversità”, un valore importante in natura per indicare la presenza di un ambiente sano, costituito da molte specie diverse. “Lo stesso vale dal punto di vista umano – sostiene – escludere vuol dire perdere valore”. Parole importanti che aprono al racconto della sua storia segnata dallo sport e fondata sulla famiglia, descritta come “il primo spogliatoio nel quale ci capita di vivere”; un luogo dove è importante dialogare, sedersi a tavola e confrontarsi. “Quando ero piccolo- racconta – mamma mi metteva in castigo, esattamente come faceva con mio fratello, senza creare differenze, e questa spontaneità e purezza nella gestione del rapporto è stato il segreto della mia educazione, grazie alla quale sono riuscito a farcela”. Come la famiglia, anche lo sport non deve mai dimenticare il proprio ruolo educativo. Daniele ne parla anche nei suoi due libri, Insegna al cuore a vedere e Il vento contro. Nei giovani che gli capita di incontrare, riscontra sempre di più il poco allenamento alla difficoltà. “Vado tanto nelle scuole e mi sento dire che i ragazzi alla prima difficoltà mollano il colpo”, racconta. “C’è oggi un po’ questo eroismo nel tema della disabilità, il dire ce l’ho fatta io che non vedo allora puoi farcela anche tu, ma chi dice che anche chi vede non vive situazioni difficili? Lo sport in questo è un allenamento costante alla ricerca della soluzione, per questo è importante che tutti, allo stesso modo, si mettano in gioco”.

Il suo racconto si intreccia con le parole di Luca Allegrini fondatore del New Baskin Jesi. Il Baskin racconta, è uno sport agonistico nato 15 anni fa grazie ad un professore di educazione fisica di Cremona che non sapeva come far giocare nello stesso sport tutti i ragazzi della sua classe, tra cui vi erano un bambino autistico e uno affetto da sindrome x. La soluzione si è concretizzata nel Baskin, 10 regole che hanno evoluto il basket per permettere ai ragazzi normodotati e non di condividere il campo. “Il baskin è uomo, donna, bambini, ragazzi con disabilità” afferma Luca che racconta la nascita della sua squadra: “Quando abbiamo pensato di portare il Baskin a Jesi abbiamo iniziato a spargere la notizia e l’arrivo di questi ragazzi è avvenuto in modo immediato”, dando vita ad una realtà che descrive come “fatta di amore, positività, emozioni, tanto feeling e divertimento. Grazie a queste qualità i ragazzi stanno crescendo giorno dopo giorno e ci danno tante soddisfazioni”. Due voci che sabato hanno condiviso l’esempio di come riuscire a guardare oltre. Due testimonianze preziose, protagoniste di un incontro toccante e formativo che va ad arricchire il discorso sulla parità e sull’inclusività inaugurato dal primo appuntamento della rassegna che si concluderà con il suo ultimo incontro venerdì 13 maggio.

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